Ricostruire in scale reale una
replica navigante di una imbarcazione greco-arcaica del VI
secolo a.C., utilizzando gli stessi materiali e tecniche di
costruzione dell'epoca. Si tratta della replica di un veliero di
circa 15 metri, largo 3,70. Il punto di partenza è il "Jules
Verne 7", il più grande dei due relitti ritrovati nel 1993,
durante scavi a Marsiglia, e lì esposti nel Musée d'Histoire. E'
il progetto di archeologia sperimentale, elaborato nell'ambito
di un accordo di collaborazione tra l'Agenzia regionale Asset e
la Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale
Subacqueo, che ha sede a Taranto, presentato nell'ex Convento di
Sant'Antonio del capoluogo ionico durante il convegno "Rotte
mediterranee: la costruzione di una nave storica a Taranto",
organizzato dagli stessi due enti. Ma l'iniziativa vede anche un
terzo protagonista: il Centre Camille Jullian (Cnrs, Università
d'Aix-Marseille), prestigioso laboratorio di ricerca del Centro
nazionale della ricerca scientifica francese, specializzato
nella documentazione, studio e ricostruzione di antiche navi
mediterranee. L'imbarcazione sarà ormeggiata in pianta stabile
nel porto di Taranto in occasione dei XX Giochi del Mediterraneo
del 2026, pronta a salpare per brevi navigazioni aperte al
pubblico.
La soprintendente nazionale per il Patrimonio culturale
subacqueo, Barbara Davidde, spiegato che il progetto di ricerca
"contribuirà a incrementare il patrimonio culturale della città
di Taranto e sarà un importante strumento per promuovere e
valorizzare la cultura del mare e della marineria antica in
Italia e nel mondo". La direttrice del Camille Jullian, Giulia
Boetto, ha ricordato che "il progetto tarantino si pone sulla
scia dell'esperienza francese di ricostruzione di repliche
naviganti di antiche barche. Si tratta della replica di un
veliero di circa 15 metri, largo 3,70. L'équipe di archeologi
navali ha prodotto una ricostruzione tridimensionale del
veliero, che permette di conoscere tutti i dettagli necessari
alla costruzione secondo le tecniche cantieristiche dei mastri
d'ascia della Grecia antica".
Il direttore dell'Asset, Elio Sannicandro, ha precisato che
"l'intero programma di interventi si ricollega al Piano
strategico Taranto futuro prossimo, realizzato da Asset per la
Regione Puglia, fra le iniziative per la valorizzazione del
patrimonio culturale del capoluogo ionico e della sua identità
storica".
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