Lasceranno i pescherecci
ormeggiati per un mese. Per trenta giorni, le loro reti
resteranno vuote e le loro licenze nei cassetti perché intendono
aiutare la tutela della fauna ittica della zona protetta di
Torre Guaceto, nel Brindisino. Sono i pescatori artigianali
attivi nella riserva e in possesso delle autorizzazioni per
svolgere lì il loro lavoro e che per tutto il mese di novembre,
si fermeranno. In cambio avranno dei ristori economici messi a
disposizione dalla Regione Puglia.
"Ancora una volta, i pescatori di Torre Guaceto abbracciano
il nostro concetto di sostenibilità ambientale e si schierano al
suo fianco", fanno sapere dal Consorzio di gestione ricordando
che l'iniziativa arriva dopo il fermo del 2000 e deciso per
studiare le aree marine protette da cui è derivata anche una
resa maggiore per i pescatori. "Ringraziamo" non solo "la
Regione per aver deciso di sostenere le aree marine protette
mettendo a disposizione i fondi del bilancio regionale che
andranno a ristorare i pescatori", dichiara il presidente del
Consorzio, Rocky Malatesta ma anche "gli stessi pescatori sempre
al fianco della riserva". "Puntiamo ad aumentare - conclude -
gli standard di tutela di Torre Guaceto e metteremo in campo
tutte le iniziative necessarie per raggiungere l'obiettivo".
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