"Tra gli insegnamenti di Giuseppe Di
Vittorio c'è la richiesta di uno Statuto dei lavoratori. Nel
nostro Paese è stato messo in discussione. Noi ci battiamo da
tempo perché si combatta la precarietà, vogliamo che le persone,
a prescindere dal lavoro che fanno, debbano avere tutti gli
stessi diritti e le stesse tutele. Questa cosa non sta
avvenendo, anzi siamo di fronte ad aumento della precarietà nel
lavori che non ha precedenti".
Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio
Landini, partecipando ad Orta Nova, nel Foggiano, alle
manifestazioni in occasione del 66esimo anniversario dalla
scomparsa del padre del sindacato italiano Giuseppe Di Vittorio.
Il leader della Cgil ha partecipato alla deposizione di una
corona di allora alla lapide in onore di Di Vittorio nella
masseria Cirillo, primo luogo di lavoro del sindacalista
pugliese.
"Ci stiamo battendo - ha detto - per fare una legge per dare
una rappresentanza reale ai contratti nazionali fino ad arrivare
a sancire anche un salario e orario minimo sotto il quale
nessuno deve andare e questo governo queste cose si rifiuta di
farle e di confrontarsi con le organizzazioni sindacali. È
importante l'insegnamento di Di Vittorio quando parla di unità
del mondo del lavoro e del fatto che la pace è elemento
fondamentale per fare in modo che le persone che lavorano
abbiano la possibilità di vivere con dignità. Perciò noi non
stiamo ricordando solo ciò che ha fatto Di Vittorio, ci stiamo
ponendo il problema di mettere in pratica ciò che Di Vittorio ha
fatto, a partire dall'applicazione della Costituzione".
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