Un avviso di conclusione delle
indagini è stato notificato all'ex giudice tranese Michele Nardi
e al commercialista Massimiliano Soave indagati per tentata
concussione in concorso. Le indagini sono coordinate dalla
Procura di Bari. L'attività investigativa è iniziata dopo la
denuncia presentata da un imprenditore di Barletta sulla
presunta richiesta da parte di Nardi e di Soave di una tangente
di 400mila euro( poi sarebbe stata ridotta a 300mila) in seguito
ad una maxi-cartella esattoriale emessa dopo un accertamento
della Guardia di finanza all'uomo. Le indagini fanno riferimento
al periodo in cui Nardi era un giudice della Commissione
tributaria provinciale di Bari.
Nardi è già coinvolto nel processo 'Giustizia svenduta',
insieme all'allora pm di Trani Antonio Savasta e ad altri
imputati, su presunti illeciti per quello che fu definito il
'Sistema Trani'. In primo grado Nardi, dal Tribunale di Lecce,
era stato condannato a 16 anni e 9 mesi per associazione per
delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari. La
condanna era stata poi annullata dalla Corte d'appello di Lecce,
che accogliendo le eccezioni della difesa, aveva trasmesso gli
atti alla Procura di Potenza, rilevando l'incompetenza
territoriale della magistratura salentina. Nello scorso giugno
il gup lucano si è dichiarato 'incompetente' ed ha affermato che
"la competenza a decidere i fatti" era stata "correttamente
individuata nel Tribunale di Lecce" dove era stata incardinata
l'azione penale e dove era stato disposto il rinvio a giudizio,
rimettendo gli atti alla Cassazione, chiamata ora ad esprimersi
sulla competenza territoriale dei Tribunali, tra Lecce e
Potenza.
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