Nel parco di Portoselvaggio, in
provincia di Lecce, è in corso la campagna di scavi archeologici
nel sito fortificato di Torre dell'Alto, che risale all'età del
bronzo, tra 3.500 e 3000 anni fa. L'insediamento è
caratterizzato dalla presenza di imponenti fortificazioni che
misurano circa 20 metri di larghezza per 200 di lunghezza. Per
parlare degli scavi si terrà domani la conferenza 'Torre
dell'Alto e l'età del Bronzo nella costa Ionica Salentina', nel
museo della Preistoria di Nardò (ex convento di Sant'Antonio,
piazzetta Sant'Antonio), alle 18.30.
Le indagini della struttura fortificata si inseriscono
all'interno di un progetto di ricerca più ampio finanziato da un
progetto Prin intitolato 'Mediterranean coastal lifestyles and
mobility-an integrated and comparative study of
paleo-nvironmental, archaeological, and social perspectives',
che mira a esplorare le strategie di vita delle comunità
costiere del Mediterraneo.
Parallelamente, i risultati delle ricerche si inseriscono nel
progetto sviluppato dal museo per la ricostruzione dei paesaggi
stratificati di questo settore salentino. La collaborazione
contempla la condivisione di conoscenze, strategie e strumenti e
costituisce un esempio virtuoso di attenzione alla sostenibilità
del patrimonio e di collaborazione tra strutture universitarie e
istituzioni locali.
Alla conferenza interverranno il professor Francesco Iacono,
che dirige gli scavi; e la direttrice del museo della Preistoria
di Nardò, Filomena Ranaldo. Interverrà per un saluto l'assessore
alla Cultura e ai Musei Giulia Puglia.
"La collaborazione avviata con il dipartimento di Storia
Culture e Civiltà dell'Università di Bologna - dice Giulia
Puglia - rappresenta bene il modello di collaborazione e
coprogettazione che stiamo promuovendo attraverso la
programmazione museale. L'incontro di domani ci consente di
condividere con l'intera comunità la nuova tappa di questo
progetto".
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