Fare integrazione attraverso la
pasta pugliese. Insegnare la manualità che caratterizza abili
donne e chef a chi in Puglia è arrivato quasi per caso. Le
orecchiette come linguaggio per far sentire a casa 18 giovani
migranti ospiti del centro 'Arci Sai Lecce' di San Pietro
Vernotico, nel Brindisino. Così la Divella, azienda del Barese
specializzata nella produzione di pasta e biscotti, ha voluto
regalare una giornata all'insegna della tradizione e della bontà
ai minorenni ospitati nel centro per rifugiati. Si tratta di
ragazzi di età compresa tra i 14 e i 17 anni che hanno raggiunto
l'Italia in completa solitudine, senza genitori o parenti.
I ragazzi hanno trascorso alcune ore a impastare acqua e
semola sulle spianatoie per poi cimentarsi nella realizzazione
delle orecchiette. Ad aiutarli è stata Arianna Campanella,
consulente 'lady chef' della Divella che ha trasmesso loro i
suggerimenti e i consigli della nonna nel preparare la pasta e
assaporarla scoprendo anche così, la terra in cui si trovano da
qualche tempo.
"È stata un'esperienza che ha arricchito non soltanto i
ragazzi che arrivano da terre lontane segnate da sofferenza e
povertà - dichiara Campanella - per alcuni è stato come scoprire
un talento naturale che sicuramente servirà per imparare un
mestiere e quindi un futuro nuovo e diverso qui in Italia". Per
la lady chef "va premiato l'entusiasmo dei ragazzi, la loro
serietà e soprattutto la loro applicazione in qualcosa mai vista
prima".
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