/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Truffa con falsi crediti di imposta con prestanome nullatenenti

Truffa con falsi crediti di imposta con prestanome nullatenenti

Anche immobile ecclesiastico tra quelli dichiarati per la frode

BARLETTA, 19 gennaio 2024, 14:31

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

-     RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

(v. 'Truffa con falsi crediti di imposta...' delle 08:08) Una rete di prestanome, alcuni con precedenti penali, altri nullatenenti. Lavori edili mai eseguiti e dichiarati su particelle catastali appartenenti a soggetti ignari come una fondazione ecclesiastica di Roma, o su immobili di dimensioni troppo piccole, come il locale da 35 metri quadrati per ristrutturazioni da due milioni di euro. Sono alcuni dei dettagli emersi dalla conferenza stampa sull'operazione della guardia di finanza che ha fatto finire sotto indagine tre persone accusate, in concorso e a vario titolo, di truffa e reati tributari e fallimentari. In carcere è finito Graziano Apruzzese, 46enne di Andria ma residente a Trani, amministratore di fatto delle società, che hanno sede ad Andria, Trani e Roma, coinvolte nella frode e attive nella grande distribuzione. Altre due persone sono state invece raggiunte dal divieto temporaneo di esercitare l'attività imprenditoriale: si tratta di una donna di 32 anni, che è rappresentante legale e amministratore unico di alcune delle società coinvolte, e della moglie del 46enne che è legale rappresentante e amministratrice di diritto di una delle srl coinvolte nell'inchiesta.
    Nell'ordinanza è ricostruita "la rete" messa su dagli indagati che "utilizzando dei prestanome hanno comunicato crediti all'Agenzia delle entrate per lavori edili mai eseguiti e su particelle immobiliari a loro non riconducibili, abbattendo le imposte che avrebbero dovuto versare", ha chiarito il tenente colonnello Enzo Quaranta, comandante della sezione tutela finanza pubblica del Nucleo di polizia economico finanziaria (Pef) della guardia di finanza di Barletta. Complessivamente sarebbero stati comunicati "crediti di imposta per 20 milioni di euro da persone risultate nullatenenti o con precedenti penali", ha sottolineato il tenente colonnello Giuseppe Bifero, comandante del nucleo Pef della finanza. Nell'ambito delle indagini sono stati sequestrati beni, tra cui una villa, un opificio, diverse unità immobiliari e conti correnti per un valore superiore ai sei milioni di euro.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza