E' arrivato a Bari il corteo di circa
80 trattori partito questa mattina da Barletta per protestare
contro la politica nazionale ed europea che, dicono, "vuole
ammazzare l'agricoltura, specie quella pugliese". I trattori
sostano davanti al comando della guardia di finanza, sul
lungomare a nord della città, con loro ci sono anche due camion
e, sostengono gli organizzatori del movimento Liberi agricoltori
barlettani, anche circa mille persone.
Una delegazione è arrivata davanti alla sede della giunta
regionale pugliese, per chiedere un incontro al governatore
Michele Emiliano. Qui, intorno a mezzogiorno, è previsto
l'arrivo di cinque trattori. "Protestiamo - afferma Riccardo
Roggio, di Barletta - perché stanno uccidendo il nostro
comparto. Fra un paio di anni l'Unione europea ci obbligherà
anche a mettere sul vino etichette che avvertono che il prodotto
fa mala e alla salute. Ci chiediamo perché non siano messe anche
su birra o altri alcolici".
"Poi - aggiunge - c'è anche la Pac, sulla quale non si
capisce nulla. Ci dicono che con i pesticidi inquiniamo
l'ambiente, ma altre forme di inquinamento non sono prese in
considerazione". Gli agricoltori saranno di nuovo a Bari il
prossimo 27 febbraio, questa volta davanti alla sede del
Consiglio regionale, per una manifestazione allargata a tutta la
Puglia. "In quella data - conclude Roggio - è in programma il
Consiglio regionale con i capigruppo. L'assessore regionale
all'agricoltura, Donato Pentassuglia, ci ha garantito un
incontro".
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