Una forma di multimedialità arcaica
che univa immagini e suoni alla fede. Rotoli che hanno superato
lo scorrere del tempo arrivando alla contemporaneità perché
inseriti in un percorso rinnovato che li rende accessibili a
chiunque intende bussare alla porta storia e della fede. Sono i
rotoli miniati degli Exultet di Bari, risalenti all'11esimo e
12esimo secolo, fruibili grazie al nuovo allestimento realizzato
con quasi un milione di euro derivante da fondi Fesr-Fes
2014-2020. L'investimento ha permesso di rinnovare il primo
piano del vecchio episcopio dove sono conservati in teche di
ultima generazione.
"Sono teche che ne garantiscono la conservazione e ne
esaltano la fruizione", ha spiegato don Michele Bellino,
direttore del museo diocesano di Bari e Bitonto nel corso della
conferenza stampa di presentazione del percorso che sarà
inaugurato il prossimo 4 marzo. I rotoli "sono sempre più
centrali in un percorso di visita che si arricchisce delle nuove
tecnologie per migliorare la comprensione di opere librarie
medievali", ha aggiunto spiegando che si tratta di "un percorso
multimediale integrato con le vicende storico-artistiche della
cattedrale di Bari". "Potremmo dire che gli Exultet sono i
primi audiovisivi della storia come anche gli affreschi che
troviamo in tante basiliche, che hanno permesso alla cultura
cristiana del tempo di essere veicolata e trasmessa ai fedeli",
ha ricordato l'arcivescovo di Bari e Bitonto, monsignor Giuseppe
Satriano, spiegando che "era un modo per accompagnare l'evento
centrale della vita cristiana che era la Pasqua, proprio
attraverso il canto degli Exultet con il quale tanta gente ha
radicato il proprio cammino di fede". Durante la conferenza
stampa è stato anche presentato "ArtEcclesiae Bari-Bitonto", il
progetto di fruizione del museo e dell'intero complesso
monumentale della cattedrale di Bari, realizzato in
collaborazione con ArtWork, che intende assicurare la massima
visibilità anche alla concattedrale e al museo d'arte sacra di
Bitonto.
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