"Rispetterò, ovviamente, tutte le
determinazioni degli Organi inquirenti, consapevole della mia
assoluta estraneità a qualsivoglia 'combine' elettorale o
illecito di qualsiasi tipo". Lo afferma in una nota l'assessora
regionale pugliese ai Trasporti, Anita Maurodinoia (Pd), che
sarebbe tra gli indagati per voto di scambio politico-mafioso
nell'inchiesta della procura di Bari che lunedì scorso ha
portato all'arresto di 130 persone.
"Apprendo da organi di stampa, e solo da questi - afferma -
di essere 'indagata' per presunto 'voto di scambio' e di essere
oggetto d'investigazioni da ben 5 anni. Pur consapevole della
delicatezza e segretezza che caratterizzano indagini di tal
fatta, rappresento di non aver mai ricevuto in tutto questo
tempo alcuna informazione di garanzia o notifica di qualsivoglia
provvedimento giudiziario". "Constato, da quel che mi è dato
leggere - afferma ancora - che fonte di prova sarebbero
intercettazioni tra persone che non conosco, le quali, oltre me,
nominano, con disinvolta leggerezza, soggetti, anch'essi, non
coinvolti nei tristi fatti agli onori della cronaca. Ciò
evidenzio al solo fine di circoscrivere ed inquadrare la portata
della presunta accusa a mio carico". "Apprezzo, pertanto -
conclude - la prudenza con la quale la Magistratura ha operato,
e sta operando, che ha evitato, almeno fino ad oggi, le facili e
stucchevoli strumentalizzazioni che, ferme restando le sacre
prerogative della stampa, trovano terreno fertile in
informazioni quali quella oggi diffusa".
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