La procura dei minori del tribunale
di Lecce, nel corso dell'udienza che si è svolta oggi, ha
chiesto la condanna a 18 anni di reclusione e 16mila euro di
multa per Luigi Borracino, il 19enne imputato per l'omicidio di
Paolo Stasi, un suo conoscente e coetaneo, ucciso il 9 novembre
del 2022 a Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi.
Borraccino, all'epoca dei fatti minorenne, è accusato di
omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili
motivi e viene giudicato con il rito abbreviato. La prossima
udienza è fissata per il 10 giugno per le repliche e per la
sentenza. Borraccino è difeso dall'avvocato Maurizio Campanino;
la famiglia di Stasi, parte civile, dal legale Domenico
Attanasi.
Borracino è imputato anche nel processo in corso davanti ai
giudici del tribunale di Brindisi per detenzione ai fini di
spaccio di sostanza stupefacente, reati che sarebbero stati
commessi dopo il raggiugimento della maggiore età. Tra gli
imputati in questo procedimento il 23enne Cristian Candita,
accusato di omicidio volontario in concorso con Borracino, e la
madre della vittima, Annunziata D'Errico, accusata solo di
spaccio di droga.
Per gli investigatori l'omicidio del 19enne, infatti, è
riconducibile a un debito di 5mila euro contratto con Borracino
da Stasi e dalla madre per il consumo di hascisc e marijuana.
Droga in dosi che veniva confezionata - secondo l'accusa - ai
fini di spaccio nell'abitazione della famiglia Stasi a seguito
di un accordo tra Borracino e la D'Errico. La donna ed il figlio
poi ucciso avrebbero consumato la droga, ma l'avrebbero pagata
solo in parte.
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