"Questo è un momento per ricordare,
per impegnarci a richiedere giustizia e verità, ma anche sistemi
di sicurezza efficaci per i trasporti: il tema dev'essere
all'attenzione di tutti coloro che hanno responsabilità di
governo. Bisogna garantire una mobilità sicura". Lo ha detto il
sindaco di Bari, Vito Leccese, partecipando alla cerimonia di
commemorazione delle le 23 vittime dell'incidente ferroviario
avvenuto il 12 luglio 2016 sul binario unico tra Corato e
Andria, in cui rimasero anche ferite 51 persone.
"Ciò che è avvenuto - ha aggiunto - ferisce tutto il paese".
Il sindaco ha anche annunciato di aver chiesto l'installazione
in piazza Umberto a Bari di "una stele per la memoria delle
vittime e spero già dall'anno prossimo ci si possa incontrare
lì".
Alla cerimonia sono intervenuti anche alcuni parenti delle
vittime, tra cui Giuseppe Orsini, fratello di Michele che perse
la vita nell'incidente a 61 anni. Rivolgendosi al sindaco,
Orsini ha chiesto: "Bisognava aspettare 23 morti per mettere il
doppio binario?". Poi, ha aggiungo: "E' importante ricordare ma
fa male, ci svegliamo la mattina e ricordiamo sempre questo
brutto evento". Quanto all'esito del processo di primo grado
sull'incidente, ha detto: "Non ci soddisfa, sono stati
condannati solo il capostazione e il capotreno mentre tutti gli
altri sono stati assolti".
Anche Anna Aloysi, sorella di Maria che perse la vita a 49
anni, ha evidenziato che "hanno deciso di condannare solo i
dipendenti, l'anello debole: vorrei che il sacrificio di mia
sorella, insieme a quello di tante altre vittime, sia un punto
di partenza per riformare tutto il sistema di controllo e di
manutenzione a ogni livello".
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