Al via la raccolta del pomodoro da
salsa in Puglia con l'incognita siccità che lascia i produttori
nel limbo sia sul fronte della quantità della produzione che sui
prezzi. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, in occasione
dell'avvio della raccolta in Italia a Foggia, dove si coltiva
quasi 1/5 (19%) dell'intero raccolto nazionale, con la
prospettiva della chiusura attorno a ferragosto per la siccità
della Diga di Occhito, il più grande invaso artificiale della
Puglia.
Al momento - afferma Coldiretti - l'aumento di oltre il 5%
delle superfici investite a pomodoro è assorbito dal leggero
calo produttivo, flessione che però potrebbe aumentare
sensibilmente nelle prossime settimane, qualora venisse sospesa
l'erogazione dell'acqua per l'irrigazione, spauracchio già
ampiamente anticipato sin dalle scorse settimane a causa degli
invasi che si sono svuotati per la mancanza di piogge da mesi.
"La Puglia è il principale polo della salsa Made in Italy nel
Mezzogiorno con oltre 19mila ettari concentrati per l'87%
proprio a Foggia, leader nel comparto con 3.500 produttori di
pomodoro che coltivano mediamente una superficie di oltre 17mila
ettari, per una produzione di 20 milioni di quintali. Dati
ragguardevoli se confrontati al resto d'Italia con i suoi 50
milioni di quintali di produzione e i 77mila ettari di
superficie investita", dice il presidente di Coldiretti Foggia,
Mario De Matteo.
Il tutto mentre il pomodoro agli agricoltori viene pagato
solo fra i 15 e i 16 centesimi al chilo, con le fatture e i
pagamenti congelati in attesa di cosa succederà nei prossimi
giorni se mai dovesse venire a mancare completamente l'acqua per
l'irrigazione con le dighe vuote. Il risultato è che, ad
esempio, in una bottiglia di passata di pomodoro da 700 ml in
vendita mediamente a 1,3 euro oltre la metà del valore (53%),
secondo la Coldiretti regionale, che è il margine della
distribuzione commerciale che specula con le promozioni, il 18%
sono i costi di produzione industriali, il 10% è il costo della
bottiglia, l'8% è il valore riconosciuto al pomodoro, il 6% ai
trasporti, il 3% al tappo e all'etichetta e il 2% per la
pubblicità.
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