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Nel 2023 sessanta uomini trattati in centro antiviolenza Andria

Nel 2023 sessanta uomini trattati in centro antiviolenza Andria

Dato emerso nel corso della sigla del protocollo con questura

ANDRIA, 05 agosto 2024, 15:23

Redazione ANSA

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Una firma che tutela le vittime di violenza di genere. Un'intesa che tende una mano a chi maltratta e violenta. A siglarla la questura di Barletta-Andria-Trani e il centro antiviolenza Riscoprirsi di Andria che, dal 2018 si occupa anche degli uomini che non riescono a riconoscersi come aggressivi e che commettono atti che comportano ferite sul corpo e nell'anima. Solo lo scorso anno, il centro ha trattato 60 uomini. "Un numero che si è moltiplicato negli anni perché se nei primi tre anni di attività avevamo poche decine di uomini, dal 2022 sono aumentati. Una crescita spiegata forse dalla consapevolezza acquisita", ha spiegato Patrizia Lomuscio, responsabile del centro nato nel 2009 aggiungendo che "le recidive sono state solo due".
    "La novità del nostro protocollo è che quando ai presunti maltrattanti viene da noi notificato il provvedimento di ammonimento, scatta il primo colloquio con l'equipe del centro in quanto alcune volte, il percorso non funziona perché il maltrattante non lo frequenta. Noi non gli diamo questa possibilità", ha puntualizzato il questore Alfredo Fabbrocini chiarendo che "monitoriamo anche la vittima affinché non si senta sola o abbandonata".
    Il protocollo intende fare "prevenzione e rieducazione - ha continuato Fabbrocini - per evitare la recidiva. Abbiamo un dovere morale con le vittime. Quando la vittima non denuncia e non ci informa di quello che succede, forse possiamo anche avere delle giustificazioni. Ma nel momento in cui lo sappiamo, giustificazioni non ne abbiamo più. E quel caso non si può, non si deve verificare ancora"
   

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