Una firma che tutela le vittime di
violenza di genere. Un'intesa che tende una mano a chi maltratta
e violenta. A siglarla la questura di Barletta-Andria-Trani e il
centro antiviolenza Riscoprirsi di Andria che, dal 2018 si
occupa anche degli uomini che non riescono a riconoscersi come
aggressivi e che commettono atti che comportano ferite sul corpo
e nell'anima. Solo lo scorso anno, il centro ha trattato 60
uomini. "Un numero che si è moltiplicato negli anni perché se
nei primi tre anni di attività avevamo poche decine di uomini,
dal 2022 sono aumentati. Una crescita spiegata forse dalla
consapevolezza acquisita", ha spiegato Patrizia Lomuscio,
responsabile del centro nato nel 2009 aggiungendo che "le
recidive sono state solo due".
"La novità del nostro protocollo è che quando ai presunti
maltrattanti viene da noi notificato il provvedimento di
ammonimento, scatta il primo colloquio con l'equipe del centro
in quanto alcune volte, il percorso non funziona perché il
maltrattante non lo frequenta. Noi non gli diamo questa
possibilità", ha puntualizzato il questore Alfredo Fabbrocini
chiarendo che "monitoriamo anche la vittima affinché non si
senta sola o abbandonata".
Il protocollo intende fare "prevenzione e rieducazione - ha
continuato Fabbrocini - per evitare la recidiva. Abbiamo un
dovere morale con le vittime. Quando la vittima non denuncia e
non ci informa di quello che succede, forse possiamo anche avere
delle giustificazioni. Ma nel momento in cui lo sappiamo,
giustificazioni non ne abbiamo più. E quel caso non si può, non
si deve verificare ancora"
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