L'Asl di Taranto ha presentato
oggi il nuovo modello di gestione delle lesioni complesse, come
ulcere, piede diabetico, piaghe da decubito: per ogni paziente
la definizione di un percorso individuale di cura (PIC),
sviluppato grazie a un team multidisciplinare per una presa in
carico puntuale e completa.
Si parla di lesioni che comportano notevoli sofferenze a carico
dei pazienti e dei familiari "e - puntualizza l'azienda
sanitaria - hanno necessità di trattamenti dedicati, con
personale altamente specializzato e materiali specifici, come
garze e bendaggi, caratterizzati da un costo particolarmente
alto".
Racchiuso in un corposo documento di oltre 800 pagine,
attualmente in via di finalizzazione, il progetto PIC Lesioni
complesse "rappresenta - aggiunge l'Asl - il traguardo di un
impegno iniziato nel 2019 con il PDTA (Percorsi diagnostico
terapeutici assistenziali) delle ulcere cutanee, seguito dalla
rete aziendale Lesioni Complesse e dall'istituzione, nel 2022,
della struttura semplice dipartimentale Wound Care, il cui
responsabile è il dottor Giancarlo Donnola".
L'iniziativa promuove "la formazione del personale,
l'omogeneizzazione delle procedure e l'introduzione di nuove
tecnologie per ridurre i tempi di guarigione e le amputazioni e
ha l'obiettivo di delineare per ogni paziente il miglior
percorso di cura e assistenza per specifiche lesioni, secondarie
a patologie come il diabete, l'ischemia arteriosa o il
linfedema, difficili da curare e che spesso portano
all'amputazione dell'arto".
Il progetto comprende l'apertura totale della rete aziendale
Lesioni Complesse, coordinata dalla SSD Wound Care, con un nuovo
hub a Grottaglie, che avrà due posti per degenza in day service
e sala operatoria, e cinque nuovi spoke, già attivi a Taranto
presso l'ospedale "SS. Annunziata" e a Laterza presso il
Distretto Socio Sanitario, mentre, entro il 2025, saranno
attivati a Martina Franca, Massafra e Manduria. Contestualmente
si prevede l'apertura di tre ambulatori specialistici, in tutte
le sedi: il primo d'infettivologia, il secondo per la terapia
del dolore e il terzo per la nutrizione clinica.
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