"Non mi sono mai sottratta dal
parlare del 7 ottobre, però non vi siete mai fatti la domanda su
come il nostro popolo ha vissuto prima del 7 ottobre? E questi
muri che chiudevano i palestinesi dentro Gaza cosa comportavano,
quale oppressione rappresentava per la nostra gente? Data la
situazione a Gaza, sotto assedio da 17 anni, con l'80% delle
acque non potabili, mancanza di cibo, di medicine e quant'altro,
mi meraviglio che la gente si meravigli del 7 ottobre. È una
reazione di un popolo oppresso che si ribella". Lo ha detto
l'ambasciatrice della Palestina in Italia, Abeer Odeh, nel corso
di un incontro organizzato nel capoluogo pugliese dalla comunità
palestinese di Puglia e Basilicata e dal comitato per la pace
Terra di Bari.
L'ambasciatrice ha aggiunto che la "comunità internazionale
tramite la Corte di giustizia internazionale ha riconosciuto che
la Palestina è occupata e che Israele deve ritirarsi". "Perchè
allora - ha evidenziato - la resistenza ucraina viene" lodata
"mentre quella del popolo palestinese viene condannata? Ci è
stato tolto anche il diritto di ribellarci".
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