Le mani di Michele,
11 anni appena, e quelle di Anna, di 91, che insieme lavorano un
impasto da cui ottenere orecchiette. La voce squillante di
Antonietta, 93enne che suggerisce come ottenere una pasta
gustosa. Isabella, 92 primavere, che veloce taglia, modella e
'sforna' orecchiette tutte identiche nella misura. A
supervisionare, Florinda 102 anni. A Margherita di Savoia, nel
nord Barese, nella casa alloggio So.ge.ca., la festa degli
Angeli custodi e dei nonni è stata vissuta così: tra farina e
acqua da amalgamare e ricordi da riferire a chi ha ancora un
futuro da vivere.
L'iniziativa è stata pensata da don Michele Schiavone,
parroco della chiesa di San Pio che è vicina alla struttura. "I
nonni - spiega il sacerdote - sono i pilastri, gli angeli
custodi della famiglia e danno testimonianza alle nuove
generazioni. I laboratori che organizziamo nella struttura
servono a dare agli anziani che qui vivono la possibilità di
sentirsi utili e non abbandonati".
"Devi farle più piccole", ammonisce Anna rivolgendosi
all'11enne. "Questa pasta - dice Cristina, 94 anni - mi ricorda
la miseria di quando ero bambina le bambole erano realizzate con
l'impasto del pane". "Ne facevo un chilo ogni sabato per tutta
la mia famiglia", continua Isabella. "Ogni volta che vedo le
orecchiette, mi ricordo di mia madre e mio padre", continua
Angela mentre asciuga le lacrime. "Stare qui oggi ci ricorda il
tema parrocchiale che è 'Mi indicherai sentiero della vita' e i
nostri nonni sono la bussola migliore", conclude il parroco.
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