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Ex Ilva, firmato memorandum per impianto di preridotto

Ex Ilva, firmato memorandum per impianto di preridotto

"Un passo importante verso la decarbonizzazione"

TARANTO, 23 ottobre 2024, 18:17

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Le società Ilva in amministrazione Straordinaria, DRI d'Italia spa e Acciaierie d'Italia in amministrazione straordinaria hanno annunciato la sottoscrizione di un memorandum of understanding che sancisce formalmente il percorso di collaborazione per la realizzazione di un impianto di riduzione diretta da 2,5 milioni di tonnellate l'anno nello stabilimento di Taranto.
    "Mentre prosegue speditamente la procedura straordinaria per arrivare alla vendita del gruppo Ilva e del gruppo Acciaierie d'Italia", è detto in una nota, il memorandum "è un passo importante verso la decarbonizzazione che sarà completata da chi acquisterà il complesso. I gruppi tecnici di DRI d'Italia spa, Ilva in As e AdI in As hanno già portato avanti un intenso lavoro di analisi e di sviluppo. In particolare, gli studi di fattibilità condotti ipotizzano che lo stabilimento possa assicurare all'Impianto la disponibilità delle infrastrutture per stoccaggio e trasporto del minerale di ferro e di fluidi ausiliari".
    La costruzione del nuovo impianto "si inserisce - viene osservato - nel processo di valorizzazione di Acciaierie d'Italia in As e sarà realizzata da DRI d'Italia attraverso il finanziamento assegnato ai sensi della legge 29 aprile 2024, n.
    56., nel rispetto delle tempistiche previste dal piano di decarbonizzazione del sito produttivo di Taranto".
    La tecnica del DRI, si aggiunge inoltre, "è quella indicata da tempo per la riduzione delle emissioni di CO2 nella produzione di acciaio, con un minor uso di carbone. Questa è la ragione per la quale sono ingenti, circa 1 miliardo di euro, le risorse finanziarie pubbliche disponibili per il progetto, attraverso i fondi di coesione".
    AdI in as, "sulla base degli esiti degli studi e delle valutazioni ingegneristiche condotti da DRI D'Italia, anche con il supporto di soggetti terzi, valuterà - conclude la nota - la necessità di eventuali interventi di adeguamento delle infrastrutture in gestione, come ad esempio possibili migliorie ai parchi minerari".
   

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