"Il potere logora chi non ce l'ha".
Con questo slogan il sindacato pensionati della Cgil è in piazza
a Bari, e in tutta la Puglia, nell'ambito della giornata
nazionale di mobilitazione contro la legge di Bilancio 2025.
Presente, fra gli altri, il segretario generale dello Spi Cgil
Puglia, Michele Tassiello. Il dito è puntato, in particolare,
contro il fisco "doppio rispetto alla media europea", mentre i
pensionati ricevono in cambio "tagli ai servizi e alla sanità".
Secondo il rendiconto sociale dell'Inps Puglia per il 2023, il
sistema previdenziale è in grave emergenza: gli assegni
pensionistici pugliesi sono più leggeri di circa 400 euro
rispetto alla media nazionale: considerando le pensioni di
anzianità dei dipendenti del settore privato gli uomini
percepiscono un importo medio che non supera i 1.110 euro al
mese, rispetto ai 1.561 della media nazionale.
Il sindacato evidenzia inoltre che le donne percepiscono un
assegno medio di 779 euro. Spi Cgil Puglia sottolinea inoltre
che "la rivalutazione delle pensioni praticata negli ultimi tre
anni non ha consentito il recupero di quanto l'inflazione ha
sottratto al potere d'acquisto. Si è fatto cassa, attingendo
dieci miliardi, che i pensionati non recupereranno più", mentre
"anche per il 2025 è stato confermato un meccanismo che non
consente il completo recupero dell'inflazione anche se ridotta
rispetto agli anni precedenti".
Alla base della protesta c'è anche la richiesta di un
"incremento delle attività domiciliari, specie al Sud molto
limitate". Il sindacato ricorda inoltre che, secondo un recente
rapporto di Gimbe, "l'8,4% delle famiglie pugliesi nel 2023 ha
rinunciato a curarsi. Rispetto alla media nazionale siamo al di
sopra dello 0,8%".
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