I sindacati di categoria dei
trasporti hanno chiesto un incontro urgente al prefetto di
Taranto Paola Dessì "per fare un punto della situazione e per la
convocazione immediata del Comitato provinciale per l'ordine e
la sicurezza pubblica" dopo i ripetuti episodi di atti vandalici
e sassaiole contro bus urbani, specie in alcuni quartieri
periferici della città. La stessa azienda partecipata dal
Comune, Kyma Mobilità-Amat, aveva previsto una parziale
riduzione dei servizi alle ore 22 del 31 ottobre, in occasione
della cosiddetta notte di Halloween, allo scopo di prevenire
atti vandalici avvenuti negli anni precedenti. Tuttavia,
l'ordine di servizio di rientro anticipato era stato revocato
dopo le garanzie sul potenziamento dei controlli fornite da
prefetto e forze dell'ordine.
Tale impegno, fanno rilevare Filt-Cgil, Fit-Cisl,
Uiltrasporti e Faisa-Cisal, "non è stato sufficiente visto gli
11 bus vandalizzati nella sola serata del 31 ottobre (di cui 3
con rottura di vetri a causa di lancio di pietre),
un'aggressione al porto mercantile nella medesima giornata e
minacce ad altri dipendenti (tra cui donne) da parte di un
malintenzionato in evidente stato di alterazione e altri 2 bus
rotti nella serata del 1° novembre".
È stata "messa a rischio - ribadiscono le organizzazioni
sindacali - l'incolumità dei lavoratori di Kyma Mobilità e di
tutti i passeggeri trasportati costretti, oltre a subire enormi
disagi a causa dei ritardi e delle soppressioni di linee, ad
essere esposti a rischi di incolumità a causa dei frammenti dei
vetri rotti o delle pietre arrivate all'interno del bus".
I sindacati chiedono alla direzione di Kyma Mobilità di
intervenire "nell'immediatezza, dando un segnale concreto,
interrompendo il transito per l'intera giornata dal tratto più
colpito dalle sassaiole nonché via Salvemini nel quartiere Paolo
VI, dove nella sola giornata del 1° novembre due bus sono stati
colpiti da pietre. Il fenomeno purtroppo appare più esteso fino
a riguardare bande use ad atti di violenza e disprezzo delle
istituzioni. Non è possibile più sottovalutare - concludono -
tale escalation di violenza".
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