"E' allarme in Puglia per la piana
degli ulivi monumentali sotto attacco del batterio killer
xylella fastidiosa". E' quanto afferma Coldiretti Puglia dopo la
pubblicazione dell'aggiornamento dell'elenco degli alberi
monumentali della Puglia, dove negli 88 piccoli comuni regionali
si staglia il 21% degli alberi monumentali censiti in Puglia, di
cui il 47,7% nelle aree protette, una patrimonio di
biodiversità, che conta anche tutte le 10 varietà di querce
presenti in Italia, da tutelare per l'enorme valore storico,
biologico, ambientale ed ecologico.
"Nella piana degli ulivi monumentali - aggiunge
l'associazione - è altissima la concentrazione di ulivi
millenari con ben 250mila esemplari di pregio straordinario che
potrebbero fregiarsi del prestigioso riconoscimento di
patrimonio dell'Unesco. Si stima che alcuni potrebbero
addirittura avere un'età fino a 3mila anni, con circonferenze
che superano i 10 metri. Una ricchezza dal punto di vista
storico e turistico sino ad oggi mantenuta in vita soprattutto
grazie all'impegno di generazioni di agricoltori, anche a prezzo
di sacrifici considerevoli".
Un impegno, rileva Coldiretti Puglia, "che rischia ora di
essere vanificato dall'epidemia di xylella che dal 2013 ad oggi
ha colpito 8mila chilometri quadrati con 21 milioni di ulivi,
con un danno stimabile di quasi 3 miliardi euro. L'urgenza è
salvare da nuovi contagi la piana degli ulivi monumentali che ha
già perso 1/3 degli ulivi di inestimabile valore e - conclude
l'associazione - arginare in Puglia la diffusione della xylella
fastidiosa (ceppo pauca, quello pugliese) che secondo lo studio
della prestigiosa rivista americana Pnas potrà causare, se non
viene fermata, un impatto economico negativo in Europa e in
Italia fino a 20 miliardi".
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