(V. 'Schiaffi a infermiere per saltare la fila ...' delle 10:35)
"All'arrivo al pronto soccorso,
mio padre in un momento di particolare dolore e agitazione, con
pressione ormai altissima e difficoltà a respirare, ha riportato
in maniera concitata e a voce alta quanto stava vivendo, e ha
riferito un insopportabile bruciore al petto. L'infermiere ha
risposto urlando e inveendo contro mio padre che solo un'ora
dopo è stato operato a causa di un infarto e che dovrà subire
un'altra operazione a cuore aperto. Non ho saputo contenere il
disagio e la rabbia per la reazione di fronte ad una persona che
stava soffrendo e, sbagliando, ho dato uno schiaffo
all'infermiere". Lo riferisce in una nota stampa l'uomo che ieri
ha schiaffeggiato un infermiere del pronto soccorso
dell'ospedale Santissima Annunziata di Taranto ed è stato
identificato dai carabinieri.
"Sono un operatore sanitario della Sanitaservice - spiega - e
lavoro nelle strutture del territorio jonico. Certamente mi
scuso per quello che è accaduto, e per non aver saputo tenere a
freno il mio grande disappunto, ma ci tengo a dare la reale
versione dei fatti, dopo i quali peraltro ho chiesto scusa
all'infermiere e dallo stesso ho ricevuto altrettanto. Scambio
di scuse che è avvenuto davanti ai carabinieri. Dunque nessuna
insofferenza per la fila e nessuna prevaricazione da parte mia".
L'infermiere non avrebbe presentato denuncia nei suoi
confronti, a differenza di quanto si era appreso in un primo
momento". "Ritengo - conclude l'uomo - che si debba avere
estrema delicatezza nel trattare la sofferenza di chi si rivolge
ai sanitari per necessità. Ciò significa non frasi urlate, non
superficialità, né risposte come quella che ho sentito ieri:
'qui volete essere tutti serviti per primi'. Il punto è che non
siamo al ristorante, ma in un luogo dove la cura dovrebbe
partire dal modo in cui i pazienti vengono trattati, dunque da
quella che dovrebbe essere l'accoglienza".
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