La Polizia ha eseguito un
provvedimento di sequestro anticipato di beni, mobili e
immobili, per un valore di circa un milione e mezzo di euro, nei
confronti di due fratelli di Andria condannati in primo grado
poiché ritenuti promotori ed organizzatori di una associazione
dedita alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Il provvedimento è stato disposto dal tribunale di Bari.
Secondo le indagini compiute su delega della Dda, i due
fratelli sarebbero stati al vertice di un'associazione
finalizzata al traffico di cocaina. Inoltre i due portavano in
luoghi pubblici armi da guerra del tipo kalashnikov. L'attività
di spaccio avveniva con il contributo di altri appartenenti
all'organizzazione che cedevano cocaina prevalentemente in
piazza Santa Maria Vetere, nella zona antistante uno degli
immobili interessati dal sequestro.
In esecuzione del decreto sono stati sequestrati, sia nei
confronti degli indagati, sia nei confronti dei loro familiari
conviventi, e di terzi intestatari fittizi dei beni, case, auto,
un impianto sportivo di calcetto e il patrimonio aziendale
dell'impresa individuale che si occupava della gestione dello
stesso impianto che veniva utilizzato per organizzare i summit
fra i vari esponenti di spicco della criminalità andriese.
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