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Protestano autotrasportatori ex Ilva, 'no al ribasso dei prezzi'

Protestano autotrasportatori ex Ilva, 'no al ribasso dei prezzi'

Presidio davanti alla portineria C dello stabilimento di Taranto

TARANTO, 25 novembre 2024, 14:31

Redazione ANSA

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Un gruppo di autotrasportatori è in presidio davanti alla portineria C dello stabilimento siderurgico ex Ilva (ora Acciaierie d'Italia in as) di Taranto per protestare contro il nuovo tariffario per l'autotrasporto, introdotto nel capitolato tecnico, che è orientato - spiega una nota di Casartigiani - "al ribasso dei prezzi". Nello specifico, la principale critica "riguarda un problema del nuovo algoritmo di assegnazione dei trasporti che - sostiene l'associazione - privilegia le offerte più basse, penalizzando le tariffe proposte dagli autotrasportatori locali, superiori del 30-40% rispetto a quelle accettate. Di conseguenza, molte aziende locali si trovano nell'impossibilità di ottenere incarichi.
    Questo meccanismo viziato incentiva una competizione al ribasso e premia pratiche scorrette, con gravi ripercussioni sulla sicurezza e sulla qualità dei servizi".
    "Abbiamo formalmente richiesto - ha spiegato il coordinatore di Casartigiani Puglia Stefano Castronuovo - un incontro finalizzato a mediare sulla protesta in corso per affrontare in maniera costruttiva le perplessità che avevamo già sollevato durante la fase preliminare".
    Casartigiani evidenzia "l'importanza del rispetto dei costi minimi di sicurezza, così come definiti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Costi essenziali non solo per la sostenibilità del settore, ma anche per garantire la sicurezza degli operatori e degli utenti, oltre al mantenimento di un servizio di qualità".
    L'associazione propone quindi "la riformulazione di un nuovo 'tender road' che preveda l'introduzione di una tariffa concordata, in grado di garantire il minimo indispensabile per coprire i costi legati alla sicurezza, consentendo al contempo una competizione legale tra le imprese".
   

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