"Tra le numerose attività che il
Ciheam sta portando avanti, considero particolarmente
significativa una grande azione di bonifica nell'Africa
settentrionale, che non solo contribuirà a garantire la
sicurezza alimentare del continente africano, ma realizzerà ciò
che ho sempre sostenuto: l'Africa può diventare il granaio del
mondo". Lo ha detto il viceministro degli Affari Esteri, Edmondo
Cirielli, intervenendo a Bari all'avvio dei lavori per la
costruzione del nuovo hub internazionale per la formazione e
l'innovazione nel Campus Cosimo Lacirignola del Ciheam Bari.
"Il Nord Africa, attraverso queste azioni, diventerà - ha
aggiunto Cirielli - autosufficiente dal punto di vista
alimentare, creando importanti opportunità di lavoro e favorendo
anche una sovranità alimentare completa per l'Europa. Avere una
filiera corta significa costruire un rapporto con un continente
vicino, forte e resiliente. Questa è la grande sfida che abbiamo
già intrapreso con alcuni Paesi, in particolare con la Libia".
Inoltre, "stiamo lavorando attivamente - ha spiegato il vice
ministro - con l'Algeria e l'Egitto, e abbiamo avviato
collaborazioni con due Paesi dell'Africa occidentale, il Senegal
e il Ghana, che riceveranno un importante sostegno dal Ciheam,
supportato dai finanziamenti della cooperazione italiana.
L'obiettivo è creare un modello virtuoso che renda l'Italia il
centro di questo sviluppo per l'Africa".
Il Centro è realizzato con il contributo del ministero degli
Esteri. "Sono molto lieto - ha osservato il viceministro - di
poter intervenire a questo passaggio fondamentale per il futuro
del Ciheam Bari e per un'azione adeguata dell'Italia nel settore
della formazione in linea con il Piano Mattei per l'Africa".
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