La mancata chiusura della cessione
del Taranto Calcio (società che milita nel campionato di serie
C) al gruppo Apex Capital Global sta provocando forti tensioni
nella tifoseria ionica. In diversi punti della città sono
apparsi striscioni, attribuibili probabilmente a frange di
ultras, contenenti insulti e offese nei confronti del sindaco di
Taranto Rinaldo Melucci, del vice sindaco Gianni Azzaro, del
presidente della società di Calcio Massimo Giove, del dirigente
delle giovanili e dell'Aps Taras.
Nelle scorse ore il sindaco Melucci aveva diramato una nota a
proposito delle vicende societarie sottolineando che
"l'Amministrazione comunale non ha avuto e non può avere alcuna
parte nelle questioni commerciali tra privati e, dunque, si vede
costretta a diffidare formalmente sin d'ora chiunque intenderà
inopinatamente agitare l'ordine pubblico e appesantire il lavoro
degli enti locali".
Il primo cittadino aveva spiegato di aver appreso "di nuove
impreviste difficoltà nella definizione dei negoziati tra la
proprietà del Taranto FC 1927 ed il gruppo statunitense che già
aveva opzionato le quote societarie dei rossoblu. Non conosciamo
ovviamente i dettagli, ma vorremmo fermare sul nascere il solito
becero tentativo di qualcuno di strumentalizzare politicamente
coi tifosi la vicenda e di ricercare responsabilità in ruoli e
luoghi al di fuori della semplice trattativa privata".
Oggi sono comparsi gli striscioni offensivi, appesi a
cavalcavia o su muri. Messaggi di solidarietà nei confronti del
sindaco e del suo vice Azzaro sono giunti, tra gli altri, dagli
assessori Stefania Fornaro, Federica Simili e Angelica Lussoso,
da Costanzo Carrieri di Io C'entro, da alcuni consiglieri
comunali e dal consigliere regionale e comunale Massimiliano
Stellato, presidente regionale di Italia Viva. Per quest'ultimo
la città "ha bisogno di un momento di pacificazione, non di
lotta continua".
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