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Ex Ilva, domani udienza in Cassazione dopo annullamento sentenza

Ex Ilva, domani udienza in Cassazione dopo annullamento sentenza

La Suprema Corte deciderà sulla competenza del procedimento

BARI, 16 dicembre 2024, 17:56

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Cassazione domani discuterà i ricorsi per risolvere il conflitto di competenza sollevato dalle parti civili e dal Codacons contro l'annullamento della sentenza della Corte d'assise di Taranto per gli imputati coinvolti nell'inchiesta 'Ambiente svenduto' sulle emissioni velenose dell'ex Ilva. L'annullamento, disposto dalla Corte d'assise di appello di Taranto, ha provocato l'azzeramento del processo e il suo trasferimento al Tribunale di Potenza perché due giudici onorari tarantini (in servizio all'epoca dei fatti) sono tra le oltre mille parti civili nel processo. Quindi, la Cassazione dovrà decidere se il processo dovrà essere celebrato a Potenza (dal primo grado) o se dovrà proseguire (con l'appello) a Taranto. Inoltre - riferisce il Codacons - i Riva stanno notificando alle parti civili "un decreto ingiuntivo" con il quale chiedono la restituzione delle provvisionali esecutive liquidate dalla sentenza di primo grado, annullata dai giudici dell'appello. "Oltre al danno, quindi, anche la beffa", sostiene il Codacons.
    Il processo di primo grado si era concluso il 31 maggio del 2021 con 26 condanne nei confronti di dirigenti della fabbrica, manager e politici. Le più gravi, a 22 anni e 20 anni di reclusione, per Fabio e Nicola Riva, ex proprietari e amministratori dell'Ilva. Sentenza annullata in appello il 13 settembre scorso. La richiesta della difesa di trasferire il processo a Potenza era stata respinta in precedenza perchè, spiegano i giudici d'appello, la Corte di primo grado aveva fatto riferimento alla circostanza che, al momento della costituzione come parte offesa nel processo (2016), i due magistrati avevano già dismesso le funzioni esercitate in quel distretto. Secondo la Corte d'assise d'appello, invece, "ciò che conta è la qualifica soggettiva al momento del fatto" e cioè che i magistrati fossero in servizio quando sono stati commessi i reati contestati.
   

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