"È un punto di attenzione importante
soprattutto in questo momento in cui soffiano venti di guerra
nelle zone mediorientali ma non solo. Il rischio è quello di
abituarci ai venti di guerra quando invece bisogna abituarsi ad
una narrazione diversa che porti ancor più durante il periodo
natalizio il valore della solidarietà e pace all'interno della
comunità ". Così il sindaco di Troia (Foggia) Francesco Caserta
alla conferenza di presentazione del progetto di promozione di
iniziative di pace nel Mediterraneo (ideato dall'Aps Puglia
Senza Ostacoli e finanziato dal Consiglio Regionale della
Puglia) al quale partecipano sei giovani palestinesi, educatori
e scout.
Provenienti da Beit Sahour e Betlemme, sono arrivati in
Puglia per raccontare la propria vita in una terra martoriata
dalla guerra e per sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi
della pace e dell'inclusione sociale, sulla necessità di
costruire ponti di comprensione e amicizia tra le due culture.
I sei palestinesi parteciperanno a laboratori educativi,
creativi, teatrali con studenti, famiglie, associazioni locali
per creare una rete di collaborazione e scambio culturale. Gli
incontri si terranno nel mese di dicembre, in diverse città
pugliesi, tra cui Troia, Sant'Agata di Puglia, Foggia,
Manfredonia, Monte Sant'Angelo e Bari.
"Il progetto nasce dalla voglia di vivere la pace. Abbiamo
bisogno di capire che la pace deve essere la nostra priorità .
L'idea è quella di toccare con mano attraverso i ragazzi
palestinesi quello che stanno vivendo. Non vogliamo essere
indifferenti ma creare un ponte di pace", ha sottolineato
Vincenzo Giannelli direttore APS Puglia Senza Ostacoli.
"È stata una esperienza bellissima. Ci siamo sentiti - ha
detto uno dei giovani palestinesi - subito accolti, a casa. È un
bellissimo scambio culturale tra la comunità di Betlemme e i
ragazzi di questa città. Noi siamo fortunati perché siamo nati a
Betlemme dove è nato nostro signore".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA