"Vengo a visitare il pranzo della
comunità di Sant'Egidio che per il primo anno il giorno di
Natale riunisce a tavola, come in tanti luoghi del mondo, anche
a Foggia, le persone in difficoltà. Di questo siamo orgogliosi.
Natale è la festa della famiglia e chi non ha famiglia è
famiglia di Dio e della chiesa". Lo ha detto l'arcivescovo della
diocesi di Foggia Bovino, monsignor Giorgio Ferretti,
partecipando al pranzo solidale organizzato nel giorno di Natale
a Foggia dalla comunità di Sant'Egidio nella Chiesa di San
Giovanni di Dio in Via Arpi, riaperta poche settimane fa con la
funzione di cappella universitaria.
"Bisogna essere sempre chiesa solidale - ha aggiunto
monsignor Ferretti - chiesa della speranza e la speranza non è
ottimismo che è qualcosa di vano. La speranza si costruisce
concretamente con atti giorno dopo giorno . Questo Natale con i
poveri di Sant'Egidio è un atto di speranza". Le porte della
chiesa, aperte da mezzogiorno, hanno accolto persone senza
dimora, anziani soli, tra cui un centenario, e migranti, che
durante l'anno sono già seguiti e sostenuti dalla comunità. Non
è solo un pasto, ma una vera e propria festa di famiglia.
"Nessuno deve sentirsi solo" è il messaggio degli organizzatori.
Attraverso la condivisione di un pasto caldo e di piccoli gesti
di solidarietà, si vuole portare speranza e calore umano a chi è
solo. L'iniziativa si ispira a una tradizione nata nel 1982,
quando la Comunità di Sant'Egidio organizzò il primo pranzo di
Natale nella Basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma. Da
una piccola tavola imbandita per appena venti persone — tra
senzatetto e anziani soli — la solidarietà si è diffusa nel
mondo, coinvolgendo nel 2023 oltre 240mila persone in più di 70
Paesi.
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