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Commissione Puglia, 'con sforamenti sospendere impianti ex Ilva'

Commissione Puglia, 'con sforamenti sospendere impianti ex Ilva'

Mazzarano: "Tenere alta la guardia su rinnovo Aia e vendita"

BARI, 14 gennaio 2025, 17:20

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Teniamo alta la guarda in vista del rinnovo Aia e della vendita della fabbrica. Gli sforamenti di ossido di azoto, cianuri e fenoli dovrebbero portare alla sospensione temporanea dell'attività degli impianti". Lo ha dichiarato il presidente della Commissione Ambiente della Regione Puglia Michele Mazzarano, in riferimento ad alcune problematiche che sarebbero emerse all'interno dello stabilimento di Taranto dell' ex Ilva. Tra queste, secondo quanto riferisce Mazzarano dopo le audizioni di oggi in Commissione, ci sarebbe "un primo sforamento di ossido di azoto dal 'Camino E 137' di Acciaierie d'Italia, riscontrato a fine maggio attraverso un controllo di Arpa Puglia (223 milligrammi a fronte del limite giornaliero consentito di 100 mg/Nm3) e ad un secondo episodio a settembre", ma anche ad un campionamento di Ispra effettuato lo scorso giugno, con riferimento all'acqua, dal quale sono emersi livelli di cianuro scaricati ben 110 volte sopra il limite di emissione, e di fenoli di 14 volte più alti rispetto ai valori massimi consentiti".
    "Abbiamo ben presente - aggiunge - quanto sancito a giugno scorso dalla Corte di Giustizia Europea in merito alla necessaria interruzione dell'attività produttiva dell'acciaieria, nel momento in cui è a rischio la salute umana". "Allarma particolarmente quanto riferito dall'ordine dei Medici attraverso la dottoressa Moschetti circa l'aumento, legato alla complessiva attività industriale, di morti per malattie cardiovascolari e respiratorie, di rischio di ictus, della crescita del numero di casi di disturbi dello spettro autistico, di malattie neurologiche".
    Ragion per cui, auspichiamo - conclude Mazzarano -- che il governo valuti con particolare attenzione l'investitore che dovrà acquisire lo stabilimento affinché la scelta ricada su chi offre le migliori garanzie sul piano sanitario e ambientale, oltreché su quello occupazionale".
   

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