Dall'Irlanda a Casa sollievo della sofferenza, l'ospedale voluto da San Pio a San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia.
Il viaggio è stato compiuto da Camesha, ragazza irlandese di 17 anni, per sottoporsi a un delicato intervento alla colonna vertebrale.
L'adolescente è affetta da
scoliosi idiopatica, una deformità evolutiva della colonna
vertebrale che spesso può essere curata con successo attraverso
busti ortopedici. Nei casi più gravi, però, è necessario
ricorrere al trattamento chirurgico. Negli ultimi dieci anni
l'équipe di Ortopedia di Casa sollievo della sofferenza ha
operato oltre 200 casi di scoliosi, attirando così l'attenzione
di Violet, la giovane mamma di Camesha proveniente da Tralee,
una piccola cittadina della Contea di Kerry, in Irlanda.
"Sono stati anni molto difficili - ha spiegato - soprattutto
perché l'anno scorso a Camesha è stato diagnosticato anche un
disturbo dello spettro autistico. La sua condizione richiedeva
un intervento urgente. Ma mia figlia era in lista di attesa da
cinque anni negli ospedali irlandesi". E' stata la fede a
giocare un ruolo centrale nella storia di mamma e figlia, in
particolare il legame speciale con San Pio. "Camesha è nata il
23 settembre - ha sottolineato Violet - e alla cresima ha preso
anche il suo nome, Pia. Abbiamo pregato San Pio ogni giorno,
certe che ci avrebbe indicato una strada". La scorsa estate
Violet ha avuto l'occasione di pregare nella sua chiesa locale,
a Tralee, con un pezzo di un guanto appartenuto a San Pio.
"Quella stessa notte - dice - ho pensato di fare un tentativo
nell'ospedale voluto dal santo. Così a inizio dicembre 2024
siamo arrivate a Casa sollievo della sofferenza accolte con
calore e professionalità".
"La stabilizzazione della colonna vertebrale di Camesha è stata
realizzata attraverso la tecnica che utilizza viti e barre di
titanio" ha sottolineato Franco Gorgoglione, chirurgo ortopedico
a capo dell'omonima unità dell'ospedale dal 2019 . "Oggi - ha
concluso Violet - Camesha sta bene, ha ripreso a camminare anche
per distanze più lunghe e non ha più dolore".
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