"Ai giovani raccontiamo che si può fare politica anche nei nostri territori del Sud, una politica positiva per la gente e non come arricchimento personale.
Quindi i giovani sono attratti, calamitati da questa figura perché penso che molti si identificano nella semplicità di Angelo Vassallo".
Così Dario Vassallo, fratello di Angelo Vassallo, il
sindaco di Pollica ucciso dalla camorra il 5 settembre 2010.
Dario Vassallo questa mattina a Foggia ha incontrato gli
studenti del liceo scientifico Volta ai quali ha presentato il
suo libro 'Il vento tra le mani. Vita politica del sindaco
pescatore'.
"Le ombre nelle istituzioni sono macchie ormai indelebili -
ha continuato Vassallo -. Per quanto riguarda Angelo è stato
ucciso da sindaco e, ripeto per l'ennesima volta, quando viene
ucciso un sindaco viene ucciso lo Stato. Quindi è la gente che
deve rivoltarsi contro chi ha commesso questo efferato omicidio.
Perché in effetti hanno ucciso il futuro di tante persone.
Perché la politica di Angelo era una politica fatta per la
gente, oggi abbiamo invece una politica fatta per se stessi e
tante generazioni sono state bruciate". "La fiducia nelle
istituzioni è recuperabile - ha concluso - se cambia
l'impostazione della politica perché finché abbiamo un padre
padrone, finché abbiamo un clan che si interessa di politica e i
giovani non riescono ad entrare, è chiaro che non funziona. Noi
dobbiamo aprire la politica ai giovani che portano idee nuove.
Non giovani preconfezionati, ma giovani che partono dal nostro
territorio. Noi siamo stati tutti contadini e pescatori, ora
sono tutti imprenditori ma non so di cosa".
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