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Anci Puglia contro la norma anti-sindaci, flashmob alla Regione

Anci Puglia contro la norma anti-sindaci, flashmob alla Regione

La legge regionale impone le dimissioni 6 mesi prima del voto

BARI, 21 marzo 2025, 18:50

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Non ci saremo più nelle occasioni in cui serve mettere in vista le nostre fasce.

Perché quando noi abbiamo provato a chiedere aiuto ai consiglieri regionali, non ci hanno risposto.

Questa volta decidiamo noi". La presidente di Anci Puglia, Fiorenza Pascazio, chiude così il flashmob dei sindaci pugliesi organizzato nell'agorà del Consiglio regionale per opporsi alla norma "anti-sindaci" che impone loro, in caso di candidatura alle prossime elezioni regionali, le dimissioni 180 giorni prima della fine della legislatura. Norma impugnata dal governo centrale perché "incomprensibile". Le decine di sindaci arrivati dalle sei province della Puglia, con indosso la fascia tricolore, hanno firmato un documento che sarà protocollato al Consiglio regionale ma che resterà anche esposto nell'agorà "così quando i consiglieri arrivano qui, potranno ricordarsi di noi".
    Per il sindaco di Bari, Vito Leccese, promotore della manifestazione, è "una battaglia per rivendicare il diritto di essere trattati come tutti i cittadini. Prima che la Corte costituzionale si esprima, vorremmo che il Consiglio regionale trasformasse l'ineleggibilità in incompatibilità come avviene per tutte le altre cariche istituzionali". Ad essere fortemente contestato è anche il fatto che la norma sia stata votata a scrutinio segreto. "I consiglieri regionali - ha proseguito Leccese - non ci hanno messo neanche la faccia perché hanno votato a scrutinio segreto. Nelle assemblee elettive il voto palese è la regola perché tutti devono sapere come votano i propri rappresentanti all'interno delle istituzioni. Non ci mettono la faccia ma saranno gli stessi che chiederanno i voti ai sindaci".
    "Ad oggi - ha aggiunto Pascazio - nessun sindaco si è dimesso perché ci sono troppe incognite, non si ha una data delle votazioni regionali, non si sa questi sei mesi da quando vanno fatti decorrere ma in teoria ci siamo già, sarebbe ingiusto compromettere il lavoro fatto in questi anni nei nostri comuni". La mediazione che il Pd sta proponendo alle forze politiche di maggioranza e opposizione è di abbassare a 60 giorni il termine delle dimissioni.
   

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