Beni mobili e immobili tra cui un'impresa individuale attiva nel settore agricolo, del valore complessivo 1,1 milioni di euro, sono stati confiscati a Michele Buonarota, 49enne di Trinitapoli (Barletta-Andria-Trani), condannato per reati in materia di stupefacenti.
Il
provvedimento di confisca è stato eseguito dalla Direzione
investigativa antimafia e arriva 18 mesi dopo il sequestro
disposto nell'ambito di un'attività finalizzata al contrasto dei
traffici illeciti nel corso della quali erano state accertate
delle discrepanze tra quanto dichiarato dall'uomo in fase di
dichiarazione dei redditi e quanto realmente posseduto.
Il 49enne, già sorvegliato speciale, "è stato ritenuto
socialmente pericoloso" e a lui sarebbero riconducibili anche i
23 immobili e varie disponibilità finanziarie finite ora nelle
mani dello Stato.
"L'odierno decreto di prevenzione patrimoniale
si inquadra nell'ambito delle attività istituzionali finalizzate
all'aggressione delle illecite ricchezze acquisite e
riconducibili, direttamente o indirettamente, a contesti
criminali, agendo così anche a tutela e salvaguardia della parte
sana del tessuto economico nazionale", spiega la Dia in una
nota.
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