Si chiama 'Vite da salvare' il cortometraggio sulla sicurezza stradale e l'uso improprio del telefono cellulare alla guida interamente girato sui Monti Dauni, nel Foggiano, location del filmato ideato e scritto da Carmine Muscio e Alessandro Pisegna (che ne ha curato soggetto e sceneggiatura con l'ideatore) e diretto da Antonio Petrino.
Le
riprese, effettuate interamente a Candela, raccontano "una
storia drammatica, forte, intensa, autentica - spiegano i
protagonisti - uno spaccato di vita, che necessariamente e in
maniera imprescindibile deve condurre a una profonda
riflessione".
"In 15 minuti circa - evidenzia Muscio - viene raccontata la
storia di una ragazza che esce di casa di sera salutando i
genitori e il fratellino disabile e, con il fidanzato alla guida
di un'auto e le amiche, si reca in discoteca dove trascorre una
serata spensierata.
All'uscita la tragedia. L'uomo alla guida,
distratto dal telefono cellulare, per evitare una donna a
passeggio con il cane, esce fuori strada e impatta contro un
muro".
"L'idea è semplice ma efficace nella sua durezza - continua
Muscio -. E' nata dall'esigenza di cercare di porre fine a una
mattanza sulle strade. Dobbiamo pensare, e mi rivolgo
soprattutto ai giovani, che l'auto è una vera e propria arma e
che quando abbassiamo la testa anche solo per un secondo per
guardare il cellulare quando guidiamo, il pericolo è in agguato.
Il nostro obiettivo è diffonderlo soprattutto nelle scuole".
'Vite da salvare' ha ottenuto il patrocinio del Comune di
Candela e sarà presentato in prima nazionale oggi pomeriggio
nell'incubatore di impresa della cittadina.
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