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In evidenza
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In collaborazione con CGIL Puglia
"I dati dell'Inail relativi agli
infortuni in Puglia sono drammatici: nel 2022 si sono registrati
80 infortuni al giorno per un totale di 29.401, con un aumento
del 18.5% rispetto al 2021. Sempre lo scorso anno gli incidenti
mortali sui luoghi di lavoro sono stati 51, che fanno della
nostra regione la settima in Italia per incidenza in relazione
al numero di occupati". A denunciarlo in una nota è il
segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, in
occasione della Giornata mondiale dedicata alla salute e alla
sicurezza sui luoghi di lavoro. "A quel dato - aggiunge - si
sommano i 23, tra lavoratori e lavoratrici, che hanno persone la
vita in itinere. Sono le ragioni che hanno spinto Cgil, Cisl e
Uil a inserire, tra le rivendicazioni della mobilitazione che
sta attraversando tutto il Paese, il non più eludibile contrasto
agli infortuni e alle malattie professionali, anch'esse in
crescita". Gesmundo evidenzia anche che "i segnali che arrivano
dal governo sono preoccupanti. Si torna ai subappalti
incontrollati, si propone un meccanismo di ispezione in azienda
con preavviso, addirittura si avanza l'idea di smantellare
l'Ispettorato nazionale del lavoro". Quel "nessuno disturbi chi
produce" ,"pronunciato dalla presidente del Consiglio nel primo
discorso in Parlamento - ricorda Gesmundo - si traduce forse in
libertà di fare profitto sulla pelle e la vita di chi lavora?
Noi non ci stiamo, per questo il tema della sicurezza e della
tutela della salute è sempre al centro delle nostre
rivendicazioni".
In collaborazione con CGIL Puglia
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