Telecamere ad alta definizione,
lampade ad infrarossi per riprese notturne, microfoni e altre
attrezzature per il rilevamento dei dati elettroencefalografici
che saranno registrati e inviati alla centrale dell'area di
acquisizione: sono questi gli strumenti di alta tecnologia
presenti nelle stanze che ospiteranno il sistema di monitoraggio
video-elettroencefalografico (Video-Eeg) per l'inquadramento
diagnostico terapeutico dell'epilessia inaugurate nell'Irccs
ospedale 'Casa Sollievo' della Sofferenza di San Giovanni
Rotondo, per individuare i pazienti da candidare alla chirurgia.
Il periodo di monitoraggio, che si svolge in regime di ricovero
ospedaliero, può durare diversi giorni in base al tipo di
epilessia e alla risposta del paziente.
"Il percorso attivato prevede - ha spiegato Giuseppe d'Orsi,
neurologo specializzato in epilessia e direttore dell'Unità di
Neurologia di San Giovanni Rotondo - prima un'accurata selezione
dei candidati effettuata dai neurologi e da un successivo studio
neurofisiologico e neuroradiologico. Definita la regione
cerebrale da cui le crisi originano, i casi vengono discussi in
riunioni multidisciplinari e, se idoneo, il paziente viene
inviato all'intervento neurochirurgico per la rimozione
dell'area cerebrale interessata garantendo ottime probabilità di
guarigione".
Le nuove stanze sono state realizzate anche con il contributo
dell'associazione Amicamente Odv che ha donato 35mila euro.
"Con la creazione di un nuovo centro epilessia, Casa Sollievo
della Sofferenza - ha dichiarato il direttore generale Michele
Giuliani - riafferma il proprio impegno per le patologie
neurologiche, malattie spesso difficili da diagnosticare e che
colpiscono un numero considerevole di persone".
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