"Le risorse senza precedenti messe a
disposizione dal Pnrr rappresentano un'occasione irripetibile
anche e soprattutto per le regioni meridionali. Nel complesso
sono 6,7 miliardi di euro i fondi destinati alle regioni del
Mezzogiorno per un selezionato spettro di linee di intervento
che riguardano i settori idrico, ambientale ed energetico". E'
quanto emerso dal Rapporto Sud, di Utilitalia e Svimez,
presentato oggi a Bari. Il rapporto valuta gli impatti economici
e occupazionali del settore delle utility (ambientale, idrico ed
energetico) nelle regioni del Mezzogiorno.
Si tratta di un "volume di investimenti - evidenzia lo studio
- capace di attivare 10,8 miliardi di euro di produzione
nazionale ai quali si aggiungono 3,3 miliardi di euro di
importazioni, per un totale di 14,1 miliardi di euro.
In termini percentuali, la quota di valore della produzione
'trattenuta' nel Mezzogiorno si attesta a circa il 45% del
totale nazionale. L'attivazione di valore aggiunto ammonta, a
livello nazionale, a 4,4 miliardi di euro, di cui il 46% nel
solo Mezzogiorno (2 miliardi di euro, circa lo 0,5% del totale
Pil dell'area)".
Con riferimento all'impatto occupazionale, "complessivamente,
l'effetto sull'intero territorio nazionale è pari a 67.969
unità, di cui il 49% localizzato nelle regioni del Mezzogiorno:
per ogni milione di investimenti si creano 10 posti di lavoro
aggiuntivi, di cui 5 nel Mezzogiorno".
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