Era il 1 febbraio del 1974 quando il
dottor Samir Chaudhuri fece una scelta che cambierà la vita di
milioni di persone: lasciare il suo ospedale e dedicarsi
interamente all'aiuto di chi è più vulnerabile, a cominciare dai
bambini e dalle loro mamme, garantendo una presenza nei villaggi
dove raramente si vedeva un medico. Lui, che è hindu, insieme a
una suora australiana, la nutrizionista Pauline Prince, e al
gesuita belga, Padre John Henrichs, esperto in sviluppo agricolo
aprirono il loro primo ambulatorio settimanale nel sud di
Calcutta, proprio per combattere la malnutrizione quale prima
causa di malattie e decessi infantili.
Ora il suo metodo di intervento, riconosciuto e premiato ad
Harvard festeggia, il primo febbraio, il cinquantesimo
anniversario e sarà grande festa a Calcutta tra i 1500 operatori
che, specializzati nei temi di salute, nutrizione, educazione e
protezione dell'infanzia, oltre che di sviluppo sostenibile,
compongono l'universo della Ong Cini (Child in Need Institute) e
che, con gli oltre 100 progetti a tutt'oggi attivi in 6 stati
indiani sostengono più di 10 milioni di persone. Parteciperanno
alle cerimonie indiane delegazioni provenienti da Australia,
Regno Unito e Svizzera, e naturalmente dall'Italia.
Significative, attraverso questi 50 anni di progetti, sono le
testimonianze personali offerte al termine delle loro visite da
Madre Teresa di Calcutta, dalla principessa Anna d'Inghilterra,
dall'allora presidente Usa Bill Clinton, e la collega d'Irlanda,
Mary Robinson, e dall'allora ministro della Salute Rosy Bindi.
A 50 anni di distanza, e 85 anni di età, il dottor Samir
Chaudhuri non ha ridotto il suo impegno, continua a operare e
vivere in due piccole stanze a Daulatpur in compagnia della
moglie Eliana Riggio, attuale Presidente di Cini Italia il cui
progetto principale è Adotta una mamma: chiunque con un aiuto in
denaro minimo può aiutare una donna a condurre una gravidanza
sana e a crescere bene, per i primi due fondamentali anni di
vita, il proprio bambino. Sono solo 1000 giorni, ma in India
vogliono dire una vita.
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