Le barriere digitali nei siti
turistici gestiti dalla pubblica amministrazione in Italia
"creano disparità significative nell'accesso alle informazioni"
agli oltre 13 milioni di cittadini che vivono una forma di
disabilità. Impediscono a loro, ad esempio, di pianificare
viaggi in modo indipendente; la mancanza di testo alternativo
per le immagini o la cattiva navigabilità dei siti web può
rendere impossibile per una persona non vedente o con difficoltà
motorie comprendere le offerte turistiche o navigare nelle
opzioni di prenotazione. E' quanto sottolinea il report di
AccessiWay Italy, start up under 30 impegnata a promuovere
l'accessibilità digitale redatto per esaminare lo stato attuale
dell'accessibilità digitale nei siti web turistici gestiti dalle
pubbliche amministrazioni italiane, con un focus particolare sui
siti regionali, su quelli delle province autonome di Trento e
Bolzano e sul portale del ministero del Turismo. L'intento è
valutare la loro accessibilità e usabilità per garantire
l'inclusione di tutte le persone, indipendentemente dalle loro
capacità fisiche o sensoriali.
Dal punto di vista economico, nota il report, l'inclusione
digitale nel turismo apre mercati a un segmento di popolazione
che altrimenti sarebbe escluso. Secondo il Forum Economico
Mondiale, le persone con disabilità rappresentano un mercato
emergente paragonabile alla dimensione della Cina.
Nel dettaglio, 5 amministrazioni su 22 non hanno il link
corretto a fondo pagina alla Dichiarazione di accessibilità.
(Regione Campania, Calabria, Puglia, Liguria e Provincia
autonoma di Bolzano). E Solo 16 pubbliche amministrazioni su 22
hanno dichiarato "correttamente" la loro non totale conformità
alla Legge Stanca sull'accessibilità digitale ai siti della
pubblica amministrazione.
Tuttavia, non sempre queste dichiarazioni sono aggiornate o
completamente accurate. Per esempio, il sito del Ministero del
Turismo ha mostrato un alto livello di accessibilità con una
percentuale del 99% di conformità alle pagine web
esaminate, ma la Dichiarazione di accessibilità non è
completamente corretta o aggiornata. "Migliorare l'accessibilità
digitale - dichiara Edoardo Arnello, Ceo di AccessiWay Italy, -
non beneficia solo le persone con disabilità ma migliora
l'esperienza utente per tutti. L'Italia deve fare tanti passi
avanti per adeguarsi alle direttive Europee ma soprattutto per
promuovere vere politiche di abbattimento delle barriere fisiche
e digitali che si traducono per milioni di cittadini in
gravissime privazioni di diritti".
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