Il disabile che parte
dall'aeroporto Falcone Borsellino può lasciare sul cruscotto
dell'auto in sosta nel parcheggio dello scalo la fotocopia del
contrassegno disabili visto che in viaggio il tagliando può
essere utilizzato nel luogo di arrivo. Lo ha stabilito il
giudice di Palermo accogliendo il ricorso presentato da un
passeggero disabile che aveva lasciato una fotocopia del
contrassegno, si era imbarcato e al ritorno ha trovato la multa.
"Non può, quindi, negarsi - si legge nella sentenza - che il
titolare del pass possa parcheggiare la propria macchina in area
di sosta aeroportuale perché in partenza e contestualmente abbia
la necessità e possa usufruire di tale titolo in altro luogo.
Non appare ragionevole escludere l'utilizzo da parte di
quest'ultimo del suddetto contrassegno presso altra destinazione
(Milano) dove si stava recando, risultando documentato
l'acquisto del relativo biglietto aereo con la compagnia Ita,
tanto più che il citato contrassegno consente la circolazione e
la sosta del veicolo a servizio del soggetto invalido,
riconoscendo a questi il diritto di usufruire delle
facilitazioni di parcheggio previste nello Stato membro in cui
lo stesso si trova". "D'altra parte, se pur esposto in fotocopia
- continuano il giudice - tale contrassegno invalidi esiste e ne
è effettivamente titolare. Non può, quindi, negarsi che il
titolare del pass possa parcheggiare la propria macchina in area
di sosta aeroportuale perché in partenza e contestualmente abbia
la necessità e possa usufruire di tale titolo in altro luogo".
Se così non fosse costringerebbe la persona con disabilità a
scegliere tra usufruire dell'agevolazione al momento dell'arrivo
all'aeroporto o usufruire dell'agevolazione nella destinazione
di arrivo.
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