NAPOLI - Sono inclusive le biblioteche? Quali strategie adottare per creare una biblioteca per l'inclusione? Queste alcuni dei temi su cui oggi e domani l'Associazione italiana biblioteche (Aib) fa il punto con il convegno nazionale "Niente su di noi, senza di noi. Biblioteche per l'inclusione" in programma a Napoli, nella sede della Biblioteca Universitaria, in via Paladino. Il convegno, che ha ricevuto il riconoscimento della Medaglia del Presidente della Repubblica, promuove una riflessione pubblica sull'inclusione nella sua accezione più ampia.
L'obiettivo è quello di attivare un dibattito sulle potenzialità delle biblioteche come luogo che consideri le disabilità, non soltanto quelle di natura motoria, sensoriale, cognitive e psichiche, e che tenga conto di tutte quelle situazioni che determinano l'impossibilità, o comunque l'estrema difficoltà, di accedere agli strumenti della conoscenza, di stabilire relazioni, di esperire le funzioni connesse ai diritti e ai doveri di cittadinanza.
"La nostra Associazione - spiega all'ANSA Laura Ballestra, Presidente nazionale Aib - che rappresenta le biblioteche e i bibliotecari italiani, ha scelto di dedicare due giornate di confronto sul ruolo delle biblioteche come baluardo contro ogni forma di discriminazione ed esclusione. Se la società attuale predica una cultura dello scarto, che non è solo scarto di cose o alimenti, ma anche di persone, di chi non è funzionale ai consumi, nelle biblioteche non siamo consumatori, ma lettori.
Non solo le disabilità fisiche, motorie, sensoriali, cognitive e psichiche, ma anche la perdita di lavoro, di relazioni, l'anzianità possono determinate esclusione dalle relazioni e dalla conoscenza. I bibliotecari lavorano ogni giorno perché le biblioteche siano spazi inclusivi di socialità. In biblioteca a decidere sono le comunità, perché le biblioteche appartengono alle loro comunità. Nessuno escluso. Niente su di noi senza di noi".
Le biblioteche si confronteranno anche con le conseguenze di situazioni, quali ad esempio, la perdita del lavoro, la mancanza di un domicilio, la solitudine degli anziani, ma anche con le condizioni dei più giovani privi del sostegno di un ambiente familiare adeguato, dei reclusi e dei lungodegenti delle Rsa. Ad ospitare la due giorni di riflessioni sarà la Biblioteca Universitaria che si trova nel cuore del centro storico di Napoli ed è diretto da Silvia Iovine che sottolinea come "il convegno Aib offre l'occasione per riflettere sull'inclusività nelle biblioteche e per le biblioteche che sono luoghi e strumenti della conoscenza, ma possono essere anche luoghi di incontro e scambio.
La due giorni è un'occasione per affrontare criticità sociali che influiscono sul benessere dell'individuo, senza perdere la loro identità ma sfruttandola per offrire un'approccio globale a situazioni complesse. La scelta della Biblioteca Universitaria come sede del convegno riconferma il ruolo di quest'istituzione sia nel panorama sociale che in quello culturale del capoluogo campano".
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