L'attività sportiva è praticata dalla maggioranza degli intervistati, e i suoi benefici psicologici e fisici sono riconosciuti dalla totalità di coloro che praticano attività agonistica amatoriale. Nonostante ciò, i dati suggeriscono anche un forte desiderio di partecipazione e una consapevolezza crescente dei benefici che lo sport porta, non solo dal punto di vista fisico, ma anche psicologico e sociale.
Sono i primi risultati dell'indagine nazionale 'Sport e Disabilità', condotta dall'Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irpps), con il supporto di Procter & Gamble Italia, volta a verificare il grado di accessibilità allo sport da parte delle persone con disabilità, nonché come l'attività fisico-sportiva influisca sul loro benessere psicofisico. La rilevazione, condotta tramite un'indagine online a cui hanno aderito 267 persone con disabilità provenienti da 14 regioni italiane, mirava a comprendere in che misura queste praticano attività fisica, i benefici che ne traggono e gli ostacoli che incontrano. L'indagine, che ha coinvolto principalmente persone in condizioni di disabilità grave (60%) equamente distribuite tra uomini e donne e rappresentative di tutte le fasce d'età, è stata realizzata attraverso un sistema di rilevazione online (Cawi), diffuso capillarmente tramite centri di aggregazione e organizzazioni che supportano persone con disabilità. Le risposte sono state raccolte in forma diretta e - solo quando necessario - intermediata da caregiver o altre figure di supporto.
"I risultati ottenuti aprono riflessioni sulla necessità di migliorare l'accessibilità alle attività sportive e l'importanza dello sport come strumento di inclusione sociale e come fattore chiave per il miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità", afferma Loredana Cerbara (Cnr-Irpps), responsabile scientifica del progetto. "I primi dati prodotti tramite la ricerca 'dimostrano che in Italia c'è interesse verso la pratica sportiva da parte delle persone con disabilità ma di come si debba lavorare ancora molto per rimuovere gli ostacoli e per creare una cultura che favorisca l'accesso allo sport. Con questo obiettivo P&G insieme ai partners intende dare un contributo concreto che va dallo sviluppo di strumenti di informazione per indirizzare persone con disabilità verso palestre e associazioni sportive, alla donazione di ausili per la pratica di specifiche discipline sportive, e poi raduni nazionali per l'avviamento allo sport paralimpico dei giovani", afferma Riccardo Calvi, Direttore della Comunicazione di Procter & Gamble in Italia.
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