Il Terzo settore è "una realtà che da
sola sta mantenendo i fili di un tessuto coesivo che la nostra
società è venuta perdendo progressivamente per tanti
sfilacciamenti che ha subito". "Ciò che colpisce è che mentre
voi venivate allargando i vostri numeri, la vostra rete, cadeva
praticamente la rete delle identità collettive, delle coesioni
che era stata creata storicamente nella nostre società dai
partiti. Storicamente erano stati i partiti dall'inizio del
novecento che avevano avuto la responsabilità di creare i legami
tra i milioni e milioni che entravano nella vita democratica".
Lo ha detto il presidente emerito della Corte Costituzionale
Giuliano Amato durante una lectio magistralis sull'evoluzione
del Terzo settore in Italia al convegno "30 anni di Terzo
settore: La solidarietà oggi è un lusso?" promosso dal Forum
Terzo Settore.
"E allora buon compleanno: 30 anni è una festa. - ha esordito
Amato - Siete cresciuti così tanto in 30 anni che se riuscite
ad arrivare alla mia età, al mio prossimo saranno 87, l'Italia
sarà assolutamente migliore rispetto a come è oggi. Se
continuate così e se la provvidenza vi assiste ad arrivare a
questa tarda età. E' davvero cresciuto in modo impressionante
il vostro mondo. E pochi si sono accorti del cambiamento attuale
e potenziale che voi rappresentate. Un filosofo cinese del IV
secondo A.c., poi imitato, disse che 'fa più rumore un albero
che cade di una foresta che cresce'. Tante cose sono cadute in
questi anni in Italia facendo molto rumore, voi siete la foresta
che è cresciuta, non ignorata, non nel silenzio totale ma certo
facendo molto meno rumore di ciò che è caduto. La dimensione a
cui siete arrivati è una dimensione che quando viene enunciata
stupisce. Chi può mettere in campo 5 milioni di persone legate
tutte dalla vocazione e dall'esercizio del volontariato. I
nostri enti di non profit stanno per arrivare a 400mila. Il
registro unico ha 126mila entità associate con tutte le
complicazioni che ci sono per arrivare. Quasi un terzo degli
organismi del Terzo Settore sono in quel registro. C'è un
milione di occupati che si aggiungono ai volontari".
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