TORINO - Sul tema della disabilità "serve un grande lavoro a tutti i livelli istituzionali e col territorio per cambiare le prospettive e anche le priorità". A dirlo la ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, intervenuta questa mattina all'apertura di 'IncluSì - Il festival di Paideia', l'evento promosso dall'associazione torinese che si occupa di bambini con disabilità e delle loro famiglie e che festeggia i 30 anni di attività. "Quello che serve - sottolinea Locatelli - è una presa in carico della persona che viene accompagnata in tutto il percorso di vita, e in questo senso è fondamentale l'attuazione del 'Progetto di Vita' che potrà accompagnare la persona con disabilità e la sua famiglia a un percorso di vita che tenga conto della parte sociale, socio-sanitaria e sanitaria.
Perché è da superare - dice la ministra - l'estrema frammentazione che ancora oggi c'è, che obbliga le famiglie a rincorrere le cose, tra le misure, le prestazioni, i servizi e su questo c'è un lavoro in atto". Per la ministra "è un momento di cambiamento, strategico, che va colto e queste strategie le metteremo a punto anche con la Legge Delega che prevede 5 decreti attuativi, uno dei quali è proprio sul Progetto di Vita. Quindi ci sarà uno strumento a disposizione per cercare di superare alcuni limiti nelle risposte, a cominciare da un percorso più semplice e meno burocratico".
Il tema dell'accessibilità "a tutti i luoghi, compreso il patrimonio storico, artistico, religioso del nostro Paese è importantissimo perché va bene assolutamente la conservazione, il rispetto per tutto il nostro magnifico patrimonio storico e culturale, ma bisogna anche conciliarlo con la piena accessibilità di tutti, a tutti i luoghi". Così la ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, a margine del Festival IncluSì promosso a Torino da Paideia, interpellata sull'argomento, in particolare dopo la segnalazione della Consulta Persone in Difficoltà sull'inaccessibilità del Duomo torinese a chi è in carrozzina.
"Stiamo ancora parlando di barriere architettoniche a 30 anni dalle leggi più importanti che ci sono non solo in Italia ma in Europa - osserva la ministra -, quindi dobbiamo sicuramente fare un salto di qualità anche dal punto di vista culturale e ci stiamo impegnando in questo ponendo il tema dell'accessibilità universale al centro". Sull'episodio torinese Locatelli assicura un suo interessamento. "Vedrò oggi la Consulta - dice - e spero di poter dare una mano e penso di voler incontrare anche la Sovrintendenza, perché va bene assolutamente la conservazione, il rispetto per tutto il nostro magnifico patrimonio ma bisogna anche conciliarlo con la piena accessibilità".
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