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Locatelli, nel 2025 un bando da 300 milioni per lavoro e casa

Locatelli, nel 2025 un bando da 300 milioni per lavoro e casa

'Per la dignità della persona sviluppare anche questi due ambiti'

ROMA, 09 luglio 2024, 16:17

Redazione ANSA

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"Stiamo elaborando per l'anno prossimo un bando che vorremmo ideare sui 300 milioni di euro sull'inclusione lavorativa e la dimensione abitativa". Lo ha detto la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, a margine della presentazione del progetto PizzAutoBus di PizzAut e PwC Italia a Milano. "Ci stiamo ragionando - ha continuato - perché abbiamo già incontrato gli assessori regionali e diversi rappresentanti del mondo associativo". Secondo Locatelli la dimensione lavorativa e abitativa, per le persone con disabilità, "devono essere collegate" perché per "la dignità della vita della persona abbiamo bisogno di sviluppare sicuramente il benessere e la salute, però anche questi due ambiti".

Il bando sarà "rivolto agli enti del terzo settore che già hanno iniziato un percorso di inclusione lavorativa e che hanno la possibilità di ampliarsi" e "spero che questo possa coinvolgere anche il mondo privato". Sul progetto "mi confronterò anche con il ministro Calderone nei prossimi giorni, ma ci siamo già parlati su tanti aspetti che riguardano il lavoro".

    Sul nodo risorse ai caregiver, ha aggiunto la ministra, "dal punto di vista nazionale dobbiamo riorganizzare anche il sistema di riparto, è necessario investire di più in servizi, perché ora è tutto basato sulla monetizzazione delle risorse". "Credo però - ha continuato - che anche per una famiglia che ha bisogno di trovare un punto di riferimento" siano "necessari anche dei servizi, quindi va rivisto tutto il modello di presa in carico della persona con disabilità e io spero che questo si possa fare a partire dalla riforma della disabilità cioè con il progetto di vita".

    "E' vero le istituzioni sono un po' in ritardo, dobbiamo cercare di correre", ha concluso poi Locatelli. "Secondo me le istituzioni devono scardinare alcuni modi di pensare, alcune prassi che sono da sempre state adottate, quindi da quando è nato il welfare, però questo è il momento di cambiare".   

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