Parte Sanremo 2019. "Non mi sento nelle condizioni di fare delle previsioni sullo share della prima serata del festival. Ci aspettiamo un risultato considerevole e se lo aspettano gli inserzionisti. Ce lo aspettiamo e speriamo. Per il resto fatemi fare degli scongiuri. Vediamo domani", ha detto la direttrice di Rai1 Teresa De Santis sulle aspettative per la prima serata. Bocca cucita anche per il vicedirettore di Rai1 Claudio Fasulo: "Mai dato uno share".
"Qualcuno pensa che alcuni testi delle canzoni potrebbero apparentemente essere di disturbo al gruppo dirigente che guida il Paese: non la vedo così. Se chi governa dovesse trovarci aggressività o negatività, sbaglierebbe. Ma non credo che ci sia questa mancanza di intelligenza", ha sottolineato Teresa De Santis rispondendo a una domanda sui temi politici trattati in alcuni brani in gara, dalla violenza in famiglia al disagio giovanile.
Sulle presunte dimissioni di Claudio Baglioni da direttore artistico (come riportato da Dagospia), dopo le polemiche dei giorni scorsi, Teresa De santis ha detto: "E' una notizia infondata, che smentisco". "Sanremo è un asset fondamentale per l'azienda e il confronto tra tutte le parti in questione è d'obbligo, ma la notizia è infondata" aggiunge.
"L'anno prossimo sarà la celebrazione del 70/o anno del festival di Sanremo. Dovrà essere un'edizione corale, dentro ci dovrà essere un po' di tutto e forse si dovrà avere forse un'idea in più", ha detto la direttrice di Rai1.
E standing ovation in sala stampa all'Ariston, in apertura di conferenza stampa, in ricordo di Fabrizio Frizzi, che avrebbe compiuto 61 anni. Un lungo applauso ha reso omaggio al conduttore, scomparso il 26 marzo di un anno fa.
"L'unico dispiacere che ho avuto quando ha assunto la direzione di Rai1 - ha detto Teresa De Santis - è stato non potere avere Fabrizio, persona straordinaria, fuori dal comune, oltre che grandissimo professionista".
Nel giorno di avvio della 69/a edizione del Festival di Sanremo, il direttore di Rai1 Teresa De Santis ha ricordato l'arte di Giampiero Artegiani, l'autore di 'Perdere l'amore' e di altri grandi successi, morto a Roma. "Era un rockettaro", dice, riferendosi, in particolare, ai suoi esordi.
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