Sono stati 9 milioni 409 mila, pari al 46.7% di share, gli spettatori che hanno seguito il 7 febbraio su Rai1 la terza serata del Festival di Sanremo di Claudio Baglioni.
Gli ascolti, stabili rispetto alla seconda serata (300 mila spettatori in più, mezzo punto in meno di share), scontano un calo rispetto alla terza serata del festival 2018, che aveva messo però a segno una media record di 10 milioni 825 mila telespettatori con il 51.6%, lo share più alto dal 1999.
La prima parte della terza serata del festival (dalle 21.21 alle 23.53) ha fatto segnare 10 milioni 851 mila con il 46.4%, la seconda (dalle 23.58 alle 00.51) 5 milioni 99 mila con il 49%. Un anno fa la prima parte della terza serata aveva avuto 12 milioni 657 mila spettatori pari al 51.1% di share; la seconda 6 milioni 142 mila con il 54.4%. La prima parte della terza serata del festival (dalle 21.21 alle 23.53) ha fatto segnare 10 milioni 851 mila con il 46.4%, la seconda (dalle 23.58 alle 00.51) 5 milioni 99 mila con il 49%. Un anno fa la prima parte della terza serata aveva avuto 12 milioni 657 mila spettatori pari al 51.1% di share; la seconda 6 milioni 142 mila con il 54.4%. Il picco di ascolto in valori assoluti durante la terza serata del Festival di Sanremo è stato registrato alle 21.46: 13 milioni 218 mila telespettatori per Claudio Bisio e Virginia Raffaele che annunciano l'esibizione di Ultimo. Alle 23.43 il picco in share, pari al 52.5%, alla fine dello sketch di Paolo Cevoli. Molto positivi i riscontri sulle piattaforme digital e social: sono oltre 2,4 milioni le interazioni registrate durante la terza serata, per un totale di oltre 8 milioni dall'inizio del Festival (+6 per cento sul 2018). Straordinario successo - segnala la Rai - su RaiPlay: la diretta streaming del 7 febbraio sfiora mezzo milione di media views, mentre la fruizione di video on demand (6-7 febbraio) sfiora i 3 milioni.
Soddisfazione è stata per l'andamento della serata è stata espressa dalla direttrice di RaiUno Teresa De Santis nella consueta conferenza stampa del giorno dopo. "La serata ha visto uno share in linea con la seconda serata e una crescita del pubblico totale di 260 mila spettatori". Il risultato in percentuale "è più alto di 3 punti rispetto alla media degli ultimi 14 anni" e finora il festival "viaggia su una media del 47.93%, il quarto valore più alto degli ultimi 14 anni", "un livello eccezionale se si considera il cambiamento dello scenario competitivo". Sui target, sottolinea De Santis, "si conferma il record sui giovani, a dimostrazione che il dirottamento artistico di Baglioni è perfettamente riuscito, pur essendo un'operazione rischiosa". Sui ragazzi di 8-14 anni il festiva.l ha centrato il dato più alto degli ultimi 21 anni, il 48.4% (raddoppiando in cinque anni dal 25.1% del 2014 al 48.4 di ieri), con un picco del 60% sulle ragazze di 15-34 anni. L'attenzione dei ragazzi "è fortissima finché c'è la gara", fa notare la direttrice. Del festival beneficia tutto il day time di Rai1, con un +1.8 tra le 7 e le 20.30 e una crescita del 3.7% sui ragazzi di 15-24 anni in questa fascia. E' record anche sull'area digitale, con 2,9 milioni di visualizzazioni on demand e sui social, con 8 milioni di interazioni in tre puntate, +6%.
E a proposito di giovani apunto Claudio Baglioni sottolinea che "l'età media dei concorrenti era di 37 anni: una sorta di miracolo per il festival di Sanremo che generalmente si mantiene su età più alte". "Siamo anche contenti della parte spettacolare e delle proposte che stiamo facendo a corredo della gara e del concorso - ha aggiunto Baglioni -. Stasera ci sarà un ospite come Luciano Ligabue. Alla fine delle sue performance abbiamo deciso di omaggiare Francesco Guccini. Il lavoro che stiamo facendo è anche quello di cercare canzoni da ricordare".
Richiamo del presidente della Vigilanza Alberto Barachini sugli spot del governo trasmessi durante la serata. "Sorprende e preoccupa la collocazione di spot governativi all'interno dell'evento di intrattenimento più seguito dell'anno" ha detto, precisando che pur riservando alla commissione "le opportune verifiche e valutazioni", definisce "inopportuno un simile utilizzo della vasta platea del Festival di Sanremo e del picco di ascolti da questo generato, peraltro con conseguente mancato introito pubblicitario per il servizio pubblico radiotelevisivo". Non tarda la risposta della direttrice di RaiUno. "Grandi pressioni? Per quanto sia un tema che ricorre, nessuno ne ha subite", dice Teresa De Santis, rispondendo a una domanda sulle proteste del Pd sul posizionamento degli spot governativi su reddito di cittadinanza e quota 100 all'interno del festival. "Il posizionamento degli spot - precisa De Santis - dipende dal coordinamento centrale dei palinsesti, non dalla rete. Ma sono certa che sono stati posizionati secondo le regole, ci è difficile tentare di evadere tutti i meccanismi di controllo soprattutto sugli aspetti istituzionali. Il tema sarà valutato dagli organismi competenti, non è titolo della rete decidere".