Achille Lauro in tuta aderente color carne sul palco del teatro Ariston. Dopo essere entrato in scena con un mantello nero con grandi inserti in oro, a piedi scalzi e con i capelli ossigenati, se lo è tolto ed è rimasto sul palco con una tutina aderente , lunga fino al ginocchio e con le bretelle, esibendo i suoi tanti tatuaggi. Sulle note di 'Me ne frego', con una intonazione da rivedere, Achille Lauro gioca e provoca mantenendo la promessa di osare e azzardare.
Fiorello lo raggiunge in scena e lo abbraccia chiedendo una foto. Poi lo spoiler dello showman: "Giovedì sarò all'ALtro Festival con Achille Lauro ma la sorpresa è che io sarò vestito come lui".
L'artista con una performance ad effetto ha voluto rappresentare la spoliazione di San Francesco. "La storia della rinuncia di San Francesco ai beni materiali è un messaggio universale che ancora oggi risulta di grande attualità", afferma Lauro. Il quadro rappresentato nasce da una ricerca che Lauro e il suo team creativo hanno sviluppato nei mesi precedenti, e al Festival ha trovato il suo sbocco naturale con Gucci che da subito ha voluto sposare il progetto.