Sanremo, Lucio Dalla, i Negramaro. Un filo invisibile a legarli. Il 4 marzo, serata delle cover al festival, l'Ariston non poteva dimenticare l'omaggio al folletto bolognese, nato proprio oggi nel 1943 e data che dà il titolo al capolavoro "4 marzo 1943", presentata a Sanremo esattamente cinquant'anni. Lo fa affidandosi al gruppo capitanato da Giuliano Sangiorgi, legato a sua volta a questo giorno. "La richiesta ci è arrivata da Amadeus, ma il 4 marzo è una data da ricordare anche per noi: sedici anni fa usciva l'album Mentre Tutto Scorre, che è stato l'inizio di una grande storia.
La nostra - racconta Sangiorgi -. Il 4 marzo è stata anche la data in cui ho ripreso a cantare dal vivo dopo la morte di mio padre, proprio per un concerto omaggio a Dalla. Lucio mi ha insegnato che la vita va vissuta e non sopravvissuta".
I Negramaro già in passato si sono confrontati con grandi classici, donandogli nuova vita come nel caso di Meraviglioso di Domenico Modugno. "Qualcuno tra i più giovani pensa che quella sia una nostra canzone e all'inizio un po' mi arrabbiavo anche - dice ancora Giuliano -. Un po' colpa nostra se al festival è stata inaugurata la serata cover, per contribuire al recupero dei grandi classici. Una sorta di decreto Negramaro, per coniugare all'infinito e per sempre le emozioni", scherza Sangiorgi che sui social ha anche ricordato il primo festival del gruppo salentino.
Madame, Ermal Meta e Fasma ("che non conosco personalmente ma che sta facendo un bel percorso") sono i preferiti di Sangiorgi. "Ma anche Orietta Berti canta benissimo. Basta divisioni tra vecchi e giovani, la rivoluzione è arrivata, la musica non ha età".